Una nota importante.
Spesso sono accusate di fare danni ovvero di mangiare i piccoli di altri uccelli (passeri, cardellini…ecc…). E di essere troppe (??!!).
Il problema delle cornacchie non esiste. E' pura invenzione di persone poco preparate. Se questa specie è presente con numeri alti, ciò è dovuto ad una generale compromissione dell'ambiente. Ovviamente specie più adattabili (le cornacchie sono tra queste) tendono ad avere la meglio. La cornacchia è onnivora, capita quindi che si nutra anche di altri uccelli: in questo caso svolge semplicemente il proprio mestiere. Molti passeriformi (passeri in primo luogo) sono in diminuzione, è vero. Ma ciò è dovuto alla scomparsa di aree verdi, alla cementificazione, alla banalizzazione del territorio, alla sparizione di aree verdi marginali (ovvero incolti, prati, siepi...ecc...), ad un'agricoltura sempre più intensiva che cancella preziosi spazi. Lasciamo stare le cornacchie, per favore. Una nota finale: molti non lo sanno, le cornacchie sanno autoregolarsi. Se non c'è da mangiare per tutte, molte non si riproducono. Controllano così la loro popolazione.
Nel Parco è ben rappresentata. Aspetto interessante: verso sera – fenomeno spettacolare nel periodo invernale – centinaia di esemplari si radunano per dormire assieme all’interno del Parco. Le finalità sono diverse: assieme si è più protette, ci si scalda… Questi raduni servono anche per comunicarsi l’una con l’altra messaggi importanti, quali la presenza di cibo da qualche parte.
Decine di coppie.