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Apatura Iris
Avvistata il 3 luglio 2004 nella zona del Mulino del Cantone, esemplare femmina mentre era intenta a suggere gocce di linfa di quercia.
"Comitato per il Parco A. Cederna"
Le Apature sono tra le poche farfalle nostrane dotate di colorazioni metalliche cangianti dovute a particolari caratteristiche ottiche delle squame alari. Diffusa in gran parte d'Europa, localizzata in Italia nelle regioni alpine, Apatura Iris è la più grande specie della famiglia, le cui ali, nerastre con tacche bianche, si rivestono, a seconda dell'incidenza della luce, di sontuosi riflessi d'ametista, soprattutto negli esemplari di sesso maschile.
La faccia inferiore delle ali di questa stupenda farfalla è adorna di una raffinata e varia colorazione priva però di riflessi metallici.
Essa compare in una sola generazione annuale tra giugno e agosto, volando nei boschi ombrosi sempre a notevole altezza, presso le cime degli alberi; può capitare di vederne qualcuna scendere su un sentiero per suggere con la lunga spiritromba l'umidità del suolo o attratta dagli escrementi del bestiame, mai dai fiori come ci si potrebbe aspettare. Persino i cadaveri di piccoli vertebrati sono visitati da Apatura iris che però, estremamente sospettosa, non si lascia mai avvicinare, abbandonando il proprio nutrimento al minimo accenno di minaccia.
Le larve, che vivono su salici e pioppi, sono verdi e carnose, facilmente riconoscibili per la presenza di due caratteristici cornetti sul capo e si trasformano, senza abbandonare la pianta ospite, in crisalidi sospese, dopo aver svernato.
Questa farfalla vola in maggio-giugno e in agosto-settembre, con due generazioni annuali, nei luoghi ombrosi e umidi ricchi di salici e pioppi che sono le piante ospiti dei bruchi; le tacche bianche di cui sono adorne le ali di questa specie, sono fulve nella forma individuale.
"Comitato per il Parco A. Cederna"