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Il Parco negato.
Malgrado si tratti di un monumento storico realizzato su un disegno unitario dell'architetto Luigi Canonica, nel corso del tempo buona parte dei 740 ettari del Parco sono stati dati in concessione, come nel caso di tutta la parte nord, occupata dall'autodromo e dal golf, e tolta alla fruizione pubblica, per usi privatistici e incompatibili con le sue valenze storico-artistiche, culturali e naturalistiche. E' questa la ragione della miriade di recinzioni e di segnali di divieto in cui ci si imbatte, che fanno del Parco di Monza il parco pubblico pił recintato d'Italia; un Parco pubblico precluso al pubblico in diverse zone, le cui recinzioni, oltre che avvilirne la bellezza paesaggistica, provocano una sensazione di fastidio e di irritazione in chi passeggia o corre nei dintorni.