Matteo Barattieri
MATTEO...


26 agosto 2022
"Matteo Barattieri, fra i cinque cofondatori, nel 1994, e colonna portante del Comitato per il Parco Antonio Cederna, è stato investito e ucciso da un'auto mentre camminava lungo una strada di Nashville. Il guidatore non si è fermato. Matteo stava tornando dopo una breve vacanza negli Stati Uniti al seguito del suo gruppo country preferito, i Blondie di Debbie Harry.
Aveva 57 anni e fin dall'età della ragione ha anteposto l'impegno civico volontario ai vantaggi personali che pure avrebbe potuto conseguire stante il suo alto livello di competenze in ambito scientifico, naturalistico e di storia locale.
Geologo di formazione, ha spaziato nei campi di studio più vari spinto dalla curiosità tipica del ricercatore e dalla concretezza di chi considera lo studio e la conoscenza funzionali al miglioramento della realtà contingente.
A Matteo, definizioni quali ambientalista o animalista, stavano strette: era un seguace della Natura nel senso più rigoroso, delle cui tracce andava alla ricerca anche nei luoghi più oltraggiati dall'intervento dissennato dell'uomo.
Educatore instancabile, Matteo ha guidato noi e centinaia di adulti e bambini ad ascoltare gli uccelli notturni, a salvare i girini, a conoscere gli angoli più ignoti di Monza, della Brianza e del Parco, a progettare sempre nuovi interventi per farlo rinascere, a documentare, con precisione scientifica, gli oltraggi a Parco e Villa, all'ambiente e al paesaggio per cercare di fermarli. Non a caso, il suo ultimo atto di impegno civico prima dello strazio che ci ha privati del suo sorriso, è stata la segnalazione dell'abuso perpetrato al prato del Roccolo del Parco con la costruzione di campi di padel in spregio delle leggi di tutela di un monumento storico.
Testimonianza del suo lavoro infaticabile sono i numerosi articoli apparsi e le centinaia di ricordi di persone che hanno imparato sempre qualcosa di più durante le visite e le escursioni storico-naturalistiche da lui guidate gratuitamente.
Ricordi e attestati di stima che continuiamo a ricevere, una parte dei quali potete leggere di seguito, accompagnati da una galleria fotografica che ne evidenzia l'impegno sul campo, che affascinava grandi e bambini.

Matteo per chi l'ha conosciuto.

Matteo in azione.


Cofondatore del comitato: leggi il documento della "Conferenza stampa di presentazione del Comitato per il Parco - 26/11/1994"


L'ultima battaglia per la salvaguardia del Parco contro il concerto di Bruce Springsteen sul prato della Gerascia. In questo scritto del 2020 la sua critica ai concerti nel Parco:

"Da attivista del Parco, ero e sono contrario a questi eventi, ci mancherebbe. Non avrei problemi a schierarmi contro. Non solo. Essendo in contatto (in)diretto col gruppo e non mancando di una buona dose di faccia tosta, proverei da subito a convincerli a lasciar perdere. Facendo leva, ad esempio, sull'impegno ambientalista della citata Debbie: l'ultimo album Pollinator (2017), è dedicato alle api e al problema della loro diminuzione. Basterebbe dire che i prati del Parco sono fonte di nutrimento per gli impollinatori, e il gioco sarebbe (quasi) fatto.

Del resto ho regalato a Debbie Harry un libro che avevo fatto sul Parco di Monza. E a Matt il (tastierista) un opuscolo che avevo messo insieme per lui con ricette monzesi e brianzole, abbinate a note sulla nostra città. Della serie: spargete il verbo (Parco e monzesità) il più possibile. E nelle circostanze più estemporanee. Matt aveva anche apprezzato.

Nota a margine. Maledetto covid: per noi Blondiesti tutto fermo. Altro che Gerascia e Roccolo: qui mancano anche le normali esibizioni nel New Jersey o a Glasgow, porca sidela.

Matteo Barattieri
13/7/20."




Il giorno 8 ottobre 2022 si è svolto il funerale del nostro Matteo Barattieri presso la Chiesa di San Biagio a Monza. Grande è stata l’affluenza degli amici di Matteo e numerose le commozioni e le espressioni di affetto verso quest’uomo straordinario morto prematuramente.
Immagini del funerale.




Chi volesse inviare un suo ricordo lo può fare dalla nostra pagina dei contatti

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Matteo ti ricordano

Elisabetta Bordone
Matteo lo conoscevano tutti e tutti avevamo la sensazione di conoscerlo meglio degli altri...
Io proverò a raccontarvelo come se parlassi ad un extraterrestre che voglia capire perché la sua scomparsa ha travolto tutti noi.
Matteo Barattieri era una persona colta, rispettosa ed esperta in vari campi; la sua passione per la natura si era manifestata in molti modi diversi ma l'osservazione degli uccelli rimaneva una costante. A tal proposito ricordo un gustoso aneddoto riportato anche dalla stampa; una volta vedendolo immerso nell'osservazione credo notturna in un campo presso casa sua un tizio lo aveva segnalato alle forze dell'ordine. Quelli giunti sul posto avevano sbottato: "Ma è quello degli uccelli!".

ConiglioInsomma, lo conoscevano proprio tutti... Agli extraterrestri non importerà molto sapere come io stessa abbia conosciuto Matteo o che eravamo stati per un certo tempo dalla stessa parte della barricata nel Movimento 5 Stelle dove abbiamo condiviso alcune battaglie... Pedemontana fu la prima... Poi lui si era raffreddato, non indaghiamo oltre però che su Marte la politica non interessa. 
Quando c'erano le cose importanti lui c'era sempre però.
Fu grazie a lui e a Giancarlo Milani che riuscimmo a dedicare un'intera serata alla storia della battaglia contro l'inquinamento acustico causato dall'autodromo; battaglia che mi sarebbe piaciuto continuare ma come giustamente mi è stato spiegato allora il rischio di perdere tempo e vita era altissimo.
Noi due avevamo posizioni diverse solo sulla questione della salvaguardia delle alberature di via Buonarroti; ci aveva definiti ambientalisti da quattro sghei (anche la passione per il territorio,  il suo dialetto, la sua cucina lo ha sempre caratterizzato). Mi ero ripromessa di scrivergli per convincerlo, cosa all'apparenza impossibile che a volte stranamente mi riusciva....
In quelle occasioni non lo prendevo di petto ma lo facevo soffermare sulle implicazioni nascoste che gli mostravo; poi credo un pochino mi stimasse o forse gli ero simpatica, perché quando parlavamo gli ridevano gli occhi alle mie battute prima che la bocca.
 Ricordo quella volta, era dicembre e faceva davvero freddo; eravamo con mia figlia al parco per una passeggiata notturna organizzata da lui e avremmo dovuto vedere gli accoppiamenti degli allocchi, ma di fatto attraversammo i giardini alla magica scoperta di angoli sconosciuti ai più (e in realtà dove l'accesso al pubblico era interdetto ma questo era un dettaglio...)
 Prima di incamminarci chiesi "Ma gli allochi votano per...."  e dissi il nome di un ex presidente del consiglio che aveva cercato di stravolgere la nostra amata Costituzione. Lui mi risponde secco "Non parliamo sempre di politica" ma si vedeva che doveva trattenersi dal ridere anche lui.
Ecco ora non riesco ad andare avanti e vorrei che il marziano mi consolasse  e mi spiegasse che è stato un bene che sia morto così, facendo ciò che amava, camminare inseguendo la musica un'altra passione che ci accomunava...
Però cosa può capirne un extraterrestre???
 Matteo era davvero  di un'altra galassia, la galassia dei sinceri, la galassia di quelli che lottano, di quelli che non dicono mai "chi se ne frega".
Tu Marziano non capisci che per Monza è stato un giorno nerissimo e che ora il parco è più solo, i giovani hanno perso un divulgatore eccezionale, le nostre pagine Facebook saranno meno belle da vedere meno argute meno tutto.
Perché nessuno pensa di poter sostituire Matteo ("non scherziamo" direbbe lui) e quel destino che lo aspettava "On the road" ha fatto un favore a tutti quelli che sul parco ci vogliono solo guadagnare.
A pensarci e a pensare al fatto che non lo avrei mai più beccato in giro, bici, zaino e sorriso, il dolore è stato lancinante... ma lui cosa avrebbe voluto che facessimo, ho pensato?
Ho smesso subito di piangere e ho cominciato a pensare a come ricordare degnamente Matteo, perché mi sembra di sentirlo che comincia "Si potrebbe...".
... organizzare un concorso fotografico  sul tema del parco per le scuole superiori con in premio un viaggio studio.
Perché sulle statue gli uccelli ...Beh lo sapete.
Così quando ci rincontreremo avrò un sacco di cose belle da raccontarti.

 Ciao Matteo


Villy Deluca






Sono veramente rattristato.
Una grave perdita per tutti noi, che abbiamo
negli anni condiviso battaglie per la difesa
dell' ambiente e dell' ecosistema.
Ricordo Matteo come una persona che ha fatto dell' Ambientalismo
scientifico la propria vita.


Cornacchia Calenaemanero Elena
Era cosi felice del suo tour americano.
Sono addolorata.


Paola Sacconi
Una notizia terribile.
avevo conosciuto Matteo nel lontano '94,
quando costituimmo con Bruno Di Tommaso
e molti altri il Comitato per il Boscobello, a
rischio devastazione per l'ampliamento
dell'Autodromo. Dopo trent'anni ancora ad
alzare la sua e la nostra voce in difesa del Parco
dai tentativi di trasformarlo in un Lunapark.






Fiorella Goretti
Con tristezza abbiamo appreso la notizia da una persona cara.
Abbiamo conosciuto Matteo quando mia figlia faceva le elementari.
Mia figlia Aurora gli aveva affidato un pipistrello trovato morto in ufficio del papà,
perfettamente integro e lui le aveva promesso di custodirlo al museo in Valcurone.
Una persona gentile che ci sapeva fare anche con i bambini.
Fiorella e Aurora.



Compagni di scuola
Matteo e Franco compagni di scuola

Franco Gengotti
Matteo, non si fa così, cavolo!
Non si va a morire, una notte di fine estate, camminando per le strade di Nashville,
tornando dal tuo ennesimo concerto della tua Blondie.
No, Matteo, non ci puoi lasciare orfani del tuo sguardo, della tua caparbietà a difendere il Parco
e la natura. Delle tue pedalate chilometriche per raggiungere le scuole, gli amici, i prati.
Nel 1979, quando eri seduto dietro di me, in quarta ginnasio, ti odiavo perché tu ti divertivi a
pitturare il colletto della mia camicia. Poi, fuori dallo Zucchi, siamo diventati amici condividendo
idee, progetti, visioni, illusioni.
Matteo, non si fa così.
*Mi piace pensare che Matteo amerebbe che sue ceneri vengano disperse nel suo parco.


Matteo Giuseppe Stucchi
Lo conoscevo dall’università. Si prendeva il treno insieme.
Ricordo che nel terribile inverno 1985, quello della grande
nevicata, la neve fu preceduta da una settimana di gran
gelo, con minime mattutine tra -10 e -15 gradi. Matteo
indossava solo e sempre un maglioncino. Incredibile!
Non ho ancora smesso di piangere, mia moglie sembra
ancor più dispiaciuta di me.


Maurizio Bertinelli
Matteo, amico della natura e degli animali, sempre intransigente con chi se ne frega
dell'ambiente e coerente con le sue idee tanto da farne il suo originale stile di vita.
Trascinatore e compagno di tante battaglie ambientaliste, con il parco di Monza
sopra tutto. Ci siamo sentiti un paio di anni fa per fare partire un nuovo progetto
ambientale per un bando europeo e avere l'appoggio tra gli altri del comune di
Vimercate... La vita è ingiusta...
Matteo, prova a sistemarla anche da lassù!



CodibugnoloEnrica Paleari
Ho conosciuto Matteo diversi anni fa.
Come segretaria della SIA, che aveva la segreteria c/o la
Scuola Agraria, da allora ci sentivamo per diverse situazioni
e occasioni. Persona stimata ,colta e sempre disponibile.
Anch'io, come già suggerito,penso che il suo amato Parco
possa essere il luogo più adatto ad accogliere le ceneri.
Le parole non possono esternare il profondo  dolore  che ha colpito chi
l'ha  conosciuto.  Queste persone   possono ritenersi
fortunate  e orgogliose della sua amicizia che ha sempre dato
senza risparmiarsi
                 Sit tibi terra levis  Matteo.







Marina Cirulli
Continuo a non voler credere che sia accaduto davvero.
Una notizia tragica.
Anch'io ho conosciuto Matteo parecchi anni fa:
ha fatto da guida, saggia e sapiente, in numerose
uscite didattiche con varie mie classi. Ci siamo divertiti
insieme per le "sparate" dei miei alunni e per le
domande incalzanti a cui sapeva sempre rispondere
insegnando tanto, andando oltre la semplice nozione.
Condividevo con lui la passione per l'ornitologia e
tante volte l'ho "disturbato" con domande assillanti...
Ma mi ha sempre risposto con piacere.
Quante cose sapeva! Lascia un vuoto incolmabile, anche nel mio cuore.



Codibugnolo Giorgio Majoli
Non amo particolarmente scrivere quando una
persona è mancata. Preferisco citarli e ricordarli
da vivi. Avevo conosciuto Matteo, forse più di
20/25 anni fa, quando era socio attivo del WWF
di Monza. Quando quel gruppo di attivisti si
sciolse, partecipò anche in Legambiente Monza,
soprattutto portando scolaresche all'Oasi
ambientale di Legambiente e come socio del
nostro Direttivo.
Aveva un'impronta fortemente naturalistica.
Ricordo una sua frase che mi colpì quando
sosteneva che in alcune zone del Parco di Monza
doveva essere vietata tassativamente l'affluenza
del pubblico
(cattedrali verdi) per lasciarla agli
animali. Non amava particolarmente l'architettura
e la storia del paesaggio, perché al primo posto
veniva sempre e comunque la natura. Solo ultimamente
la riconsiderava. Attivista instancabile del
Comitato per il Parco, più gli anni passavano, più
iniziative organizzava, sia fisicamente sia via web.
Matteo deve esserci di esempio e di sprone per
continuare su quella strada anche se non sarà
facile percorrerla. Ciao Matteo!



Volpe Daniela Morlino
Io non ero una parente, un'amica e neanche una coetanea
però lo conoscevo. Sapevo che era una bella persona in
quanto sono stata all'ultimo campo estivo a cui lui ha
partecipato. Di lui mi ricorderò le sgridate ricevute perché
non rispettavamo le regole ma anche tutte le passeggiate,
le risate e tutte le informazioni che lui sapeva e che è
riuscito a tramandare ad ogni singolo ragazzo lì presente.
Era una persona con tanti valori e molto determinata,
ogni passeggiata se qualcuno rimaneva indietro lui si
apprestava ad incoraggiarlo fino a farlo arrivare alla
destinazione. Per Monza, per il Trentino e per tutti i
parchi e le montagne che lui ha scalato è una grande
perdita ma tutti lo ricorderemo come la brava persona
che era e che è sempre stata. Adesso da lassù continua
a sorridere ed aiutare tutti come facevi quando eri quaggiù.
Ciao Matteo, grazie di tutto.





Angelica Controguerra
Io non ero una delle amiche strette di Matteo, ero
una delle tante ragazze che seguiva ai campi di
avventura; quando mi arrivò la notizia del
tragico incidente non volevo crederci e speravo fosse
stato un errore e che lui stesse bene e si stesse
godendo la vacanza; purtroppo non fu così e io ci stetti
molto male riportando a galla i momenti divertenti
e scherzosi ma anche seri condivisi con lui.
Ti auguro il meglio lassù proteggici e controllaci
come facevi quando stavi in mezzo a noi.
                  Buon viaggio Matteo.



Farfalla Federico Castiglioni
Io Matteo lo conobbi circa 10 anni fa durante
un campo estivo, Matteo era una di quelle
persone che a primo impatto potevano
sembrare strane ma sotto nascondevano
un cuore immenso.
Con Matteo mi sono tenuto in contatto negli
anni a venire, tanto vero che mi portava nei
posti più nascosti del parco, a volte anche rischiando
di farci trovare da persone non gradite.Io di
Matteo ho un ricordo bellissimo, lui amava
la natura ed essere selvaggio, ma la cosa che
più li piaceva era trasmettere alle persone ma
sopratutto hai ragazzi la bellezza che ci ha donato madre natura.
Un abbraccio.









Giacomo Correale Santacroce
Vedo che molti si sono espressi in modo felice su Matteo.
Io che posso dire? Che la sua scomparsa crea un vuoto terribile perché irreversibile. La sua passione per la
natura e soprattutto la capacitá di trasmetterla, divulgarla con entusiasmo, era qualcosa di unico.
Aveva anche altre passioni, come per la musica e lo sport, che ne facevano una persona ben più
complessa e ricca di quella della definizione riduttiva di "ambientalista.
Mentre da una parte lo ammiravo e consideravo prezioso e rilevante il suo contributo alla difesa di Villa e
Parco, dall'altra dissentivo dai suoi exploit politici, che trovavo viziati da preconcetti a volte ideologici,
altre qualunquisti. Ma debbo riconoscere che le sue critiche ai politici, specialmente di sinistra,
su fatti specifici, erano purtroppo condivisibili.
É una grande perdita, non solo per il Parco ma per Monza, che ha bisogno di gente come lui.
E condivido l'idea che ho letto di spargerne le ceneri sul Parco.
Per quanto mi riguarda, vorrei anch'io una cosa del genere, ovunque. Ma mia moglie é contraria, mi vuole vicino!



Volpe Donata Di Nella
Ciao Bianca, desidero solo abbracciarti fortissimo.
L'avevo incontrato recentemente a un banchetto
per la raccolta di firme per Up, si era fermato qualche
minuto a chiacchierare ( e a firmare). Porto con me
quest'ultimo ricordo e i suoi splendidi occhi. Non lo
dimenticherò e spero che non lo faccia neppure
questa città. Il vostro,nostro, Parco gli deve un
riconoscimento. Il Parco Barattieri! Le mie più
sentite condoglianze a te, alla sua famiglia, a tutti voi!



Claudio Valsecchi
Ho conosciuto questo grande ragazzone,
durante le uscite nelle campagne della
Brianza, alla ricerca  degli uccellini e dei
loro canti.
Poi ci siamo incontrati di nuovo
ad una serata presso il Comune di Triuggio
a parlare di risparmio energetico.
A prima vista, un tipo un po' strano ma poi
conoscendolo meglio, ho potuto apprezzare
la sua simpatia che  teneva nascosta con la
sua timidezza, e la sua grande conoscenza
nei confronti di Madre Natura. Grazie Matteo, per tutto quello che ci hai insegnato.



Scoiattolo rosso Fabiola Moroni
Ciao Bianca, sono Moroni Fabiola professoressa
di Scienze Matematiche dell'IC di Casatenovo,
ora in pensione. Sono rimasta sconvolta dalla
notizia della tragica  morte di Matteo.
Come responsabile del "Progetto Ecologia",
per anni ho collaborato con lui. Era veramente
una brava persona, molto preparato, riusciva a
stimolare i ragazzi sviluppando la loro curiosità
e facendo in modo che arrivassero da soli alla
soluzione dei problemi. Ecologista puro, arrivava
sempre in bicicletta e solo in un’occasione
è arrivato in ritardo con la sua bicicletta, quella
volta della grande nevicata. Lascerà un grande
vuoto non solo nelle persone che hanno avuto
la fortuna di conoscerlo, ma anche nelle scuole
dove ha lavorato con passione ed entusiasmo.
Il suo esempio e la sua dedizione rimarranno
indelebili.







Paolo Perfetti
Mi chiamo Paolo Perfetti, nonostante abbia fatto anche io lo Zucchi, l'ho conosciuto sui prati del Parco di
Monza, dove per più di 15 anni ho giocato a pallone con lui ogni sabato.
Era un vero autentico ambientalista, il sabato pomeriggio finita la partita in bicicletta tornavamo a casa
e lui pur abitando in via Dante, faceva il tragitto con me sino in via Monte Bianco.
Quante notizie preziose mi dava sull' Ambiente che mi hanno arricchito culturalmente.
Sempre disponibile a scambiare quattro chiacchiere, quando essendoci persi di vista, veniva all' Ufficio
Ambiente del Comune di Monza dove lavoro, per le iniziative che curava con altre Colleghe, poi si
soffermava a parlare con me, e come sempre non diceva mai cose banali.
Concludo per non dilungarmi troppo, con una nota non triste, nonostante sia veramente scosso. Non
ho mai conosciuto una persona che usasse la bicicletta percorrendo gli stessi chilometri che le persone
normali percorrono con l' automobile.
Matteo era ed è secondo me un personaggio mitologico, e come tutti i miti sopravviverà.
Sentite condoglianze alla famiglia che non conosco.
Cordiali saluti.



Luisa Caldirola
L'ho conosciuto in ambito scolastico parecchi anni fa, quando collaborava con la cooperativa Meta
ed entrava nelle classi in cui lavoro, all'IC Gianni Rodari di Macherio, con entusiasmo e tante proposte
interessanti, accattivandosi la simpatia degli alunni. Lavorava con amore, lo stesso che sprigionava
per il meraviglioso Parco di Monza. Tante tante volte l'ho incrociato per le vie del centro di Monza o alla
cascina Costa Alta dove regolarmente entro a camminare. Stento ancora a credere a questa brutta
notizia, ma sono certa che l'energia di Matteo rimarrà presente nel polmone del Parco di Monza e lo
vigilerà al meglio. Carina l’idea di raccogliere le testimonianze di Matteo, una persona pulita, semplice
di grande ricchezza interiore.






Marco Cuconati
Ho conosciuto Matteo nel lontano 1993 al CREDA del Parco di Monza. Fummo subito coinvolti, sotto la guida esperta di Alberto Erba che ne aveva lanciato il progetto, nel censimento dell'avifauna del Parco. Per mesi, in primavera e in inverno, ogni domenica mattina fu "sacrificata", insieme ad altri appassionati (tra cui Bruno e Maria Grazia di Tommaso), per imparare le tecniche di riconoscimento al canto e portare a termine il censimento. Ne scaturì una pubblicazione, che fu poi rinnovata a distanza di 10 anni, nel 2002 e di nuovo Matteo era con noi. Nel frattempo, io e alcuni del gruppo "ornitologico", tra cui Matteo stesso, avevamo fondato una associazione per l'educazione ambientale, l'ARCA di Villasanta. Matteo dette il suo prezioso contributo per diversi anni all'ARCA. Poi le strade si divisero. Io rimasi all'ARCA e Matteo continuò nella sua attività di educatore prezioso in altre direzioni. Lo ricordo ancora, attento osservatore, impegnato ad accrescere la proprie competenze per poi trasmetterle agli altri. Silenzioso, ma esemplare nel suo coerente stile di vita a favore della difesa dell'ambiente: sempre munito della sua bicicletta, con cui si spostava ovunque e non c'era destinazione in Brianza che non potesse raggiungere pedalando. Ci eravamo persi di vista ormai da molti anni, anche se ancora mi capitava spesso di vederlo per strada, zaino in spalla e bicicletta, per le strade che da Monza portavano verso qualche destinazione, vicina o lontana: era una figura familiare ormai. Mi sembra impossibile pensare che questa scena non potrà più ripetersi.
Un destino tragico e impietoso lo ha portato via, troppo presto per chiunque lo abbia conosciuto.



Luciano.ros
Col cuore spezzato a causa della tragica tragedia cerco di mettere giù due righe per raccontare il mio meraviglioso rapporto che avevo con Matteo. Avevamo diversi sogni e progetti da realizzare:
"Carbonari del Bicibus " l'obbiettivo era quello di coinvolgere i genitori a portare a scuola i figli in bici o a piedi.
Progetto "Longobardi " avevano già organizzato una gita a Monza, l'obbiettivo era di organizzare gite per studenti nei luoghi dove i Longobardi hanno fatto la storia.
Progetto "rospo smeraldino "con Maino e altri volontari dovevano trovarsi a settembre per discutere come risolvere il problema delle pozze d'acqua sparse nel parco. Spero che il Comitato parco ci autorizza a portare avanti questo progetto per ricordare Matteo.



Edo Melzi
Matteo era un naturalista appassionato e competente, ma anche lucido, razionale e realista. Sapeva distinguere immediatamente ciò che era essenziale da ciò che era secondario o irrilevante. Membro attivissimo e pilastro del Comitato per il Parco di Monza, ne ha rappresentato l’anima proponendo una miriade di iniziative, incontri, visite guidate in cui mi ha coinvolto innumerevoli volte. Le sue telefonate erano delicate e propositive: “ Che ne diresti se…”, “Mi piacerebbe organizzare...”. In pochissimi conoscevano il Parco come lui: un naturalista a tutto tondo che amava scoprire e approfondire e sapeva trasmettere le sue passioni a chi ascoltava. Impossibile dirgli di no anche perché del polmone verde sapeva tutto e se c’era lui si andava tranquilli. Competentissimo ornitologo, i suoi interessi spaziavano a largo raggio e raggiungevano la storia della città di Monza: ricordo le visite guidate nel centro storico e lungo viale Cesare Battisti alla scoperta di edifici storico- artistici che svelavano la città nelle sue caratteristiche essenziali. Coerente e anticonformista, viaggiava solo in bicicletta percorrendo chilometri e chilometri. A volte poteva apparire un tantino rude, ma la sua razionale coerenza lo rendeva ammirevole in ogni circostanza.
Quando ho ricevuto dalla mia amica Bianca la notizia della sua tragica scomparsa negli Stati Uniti non ci potevo credere…mi sono sentito annientato…mi sono chiesto mille volte il perché di una fine così assurda…mi piace pensare che possa continuare a coltivare le sue passioni ed i suoi interessi in un altro modo e in un altro mondo.
A noi resta lo strappo lacerante di un’assenza insostituibile: ci sono persone che per le loro caratteristiche riempiono il cuore e l’anima e lasciano un segno indelebile.
Ciao Matteo...ci mancherai tanto...



Mario Maino
Conoscevo le sue grandi doti di fine comunicatore degli aspetti naturalistici prima ancora di conoscerlo di persona la sera del 9/3/2019, in occasione di una serata dedicata all'ascolto dei richiami dei rapaci notturni nel Parco. Da quella occasione è nata un'amicizia e collaborazione che ha dato senso alla mia passione fotografica per l’avifauna e agli scorci paesaggistici del ns. Parco, e non solo, ma anche in altre oasi del territorio lombardo.  Ora non riesco a capacitarmi all’ idea che non ci sia più. Spero che il “Gruppo volontari Parco” da Lui creato porti a termine i lavori in corso (stagno smeraldini/reticelle blu) e continui i suoi progetti di monitoraggio e piccoli lavori utili al Parco.



Martina Miscioscia
“Ricordo molto bene Matteo, anche se da sette anni non vivo più a Monza e quindi era parecchio che non lo vedevo. Ma mi aveva subito colpito molto, era una persona che non si dimentica facilmente. Eravamo all’epoca entrambi volontari del circolo di Legambiente Alexander Langer di Monza, dove ho imparato a conoscere il suo carattere forte, contestatore, indipendente, libero. Occhi di ghiaccio e cuore puro, genuino, lupo solitario, inseguiva come una missione la tutela per la natura e per l’ambiente, senza scendere a compromessi, restando sempre coerente, scegliendo di andare a piedi o in bicicletta. L’immagine che ho in mente e che sempre avrò è quella di un ragazzo in pantaloncini, zaino in spalla e scarpe da trekking. Era sempre in movimento, se aveva un impegno in una scuola alle otto ma dall’altra parte della Brianza, si alzava alle cinque e partiva in bicicletta per arrivare puntuale. Abbiamo collaborato a diverse iniziative, sia nelle scuole che in attività di guida nel Parco. Era sempre aggiornato su ciò che succedeva nel nostro territorio e te lo vedevi spuntare nelle varie iniziative e battaglie per le più svariate tematiche ambientali. Sono sempre stata colpita dalla sua passione, amore e conoscenza del mondo naturale. Con animo gentile, portava avanti le sue battaglie con una forza e un’energia ormai rare. Ricordo tante occasioni in cui assieme abbiamo ripulito angoli della città invasi dai rifiuti, momenti di dibattito e chiacchierate su temi ornitologici, scambio di informazioni, punti di vista, esperienze, passeggiate nel parco in cui mi ha mostrato che anche rimanendo in 1 metro quadrato si possono fare delle scoperte naturalistiche enormi, osservando i piccoli segreti della natura nascosti tra l’erba e il terreno. E in questi momenti i suoi occhi brillavano.
La notizia della sua scomparsa mi ha sconvolta. Pur non conoscendolo così bene, l’effetto che mi ha fatto la sua persona è stato tale che mi sembra di aver perso un grande amico.
Ciao Matteo, mi sarebbe tanto piaciuto avere occasione di conoscerci meglio. Farò tesoro dei tuoi insegnamenti. Monza ha perso un amico fidato, un guerriero dell’arcobaleno. Vola libero nell’eternità. Ogni volta che guarderò i rondoni in piazza Trento e Trieste penserò a te.”



Laura Nicotra con tutto lo staff di SPASSOCAMP
ci siamo conosciuti ca. 3 anni fa,
“chi" ci ha fatto conoscere è il Parco... nonostante arriviamo entrambi da San Biagio e abbiamo condiviso scuole e amici, non ci siamo conosciuti prima, ci siamo incontrati  da "grandi"

*... la mia vita si è arricchita..*
Questo posso dire!

I guardabuoi,
Il rospo smeraldino,
Lo scoiattolo grigio,
Le ooteche della mantide religiosa,
I cunicoli del parco,
Le storie della nostra Monza,
Le interviste fatte per i nostri ragazzi,
il gamberetto che sta sparendo dalle acque del Lambro...
le gite in val Pegorino
La chiesa con il Battistero di Albiate
I racconti, gli aneddoti...

IO TUTTE QUESTE COSE MICA LE SAPEVO!

Ci siamo presi in giro tanto... io dicevo che quando sorrideva era quasi bello, è lui diceva che la mia "apoliticità" era una stronzata...
lo yogurt al cocco che gli facevo trovare al Camp (non mangiava altro) lo reputava un privilegio,
poi ho scoperto che condividevamo la passione per il ginger e gli avevo detto: "allora sei umano???"
La sua maglietta della salute,
Il suo zaino,
Il suo lucchetto,
Tutti gli attrezzi,

*LA SUA BICICLETTA*
*La sua passione, amore fisico e viscerale per la natura, per il suo Parco*


È un amico, generoso, onesto e puro
Un “integro Rompiballe”
Alla mia richiesta di aiuto per l'Ucraina mi ha detto di dare il suo compenso... (spero mi perdoni se l'ho scritto)
Mi ha sempre dato una mano...

C’è, c’è stata e ci sarà sempre una grande e reciproca stima...

mancheranno le nostre litigate,
mancheranno i nostri progetti,
Mancheranno i tuoi  racconti ai nostri ragazzi...

E ora ai nostri  ragazzi che  gli racconto????






Mario Smedile
"Ciao Matteo, ci siamo trovati diverse volte a fare i campi avventura immersi nella magia della Valle Aurina, quanti anni ! momenti in cui assorbivo da te le diverse forme di resistenza al consumismo, la tua capacità di raccontare storielle ai giovani ai campi, la tua passione per la natura . Ricordo i tuoi sguardi mentre raccontavi, le tue espressioni e le reazioni dei bambini. Accanto a te c'era tanto da imparare,  conoscenza e passione per la natura, ogni traccia di animale, ogni tipo di pianta , spiegavi il perchè. Matteo , maestro nel bosco, animatore ambientale preparatissimo, fuori dai modelli stereotipati, non ti lasciavi abbindolare dal fascino della tecnologia e della velocità.  Ricordo,  durante un campo avventura in Valle Aurina, eravamo rimasti fuori dalla miniera di Predoi con i bambini, l'attesa per la visita era di oltre due ore....insieme decidemmo di portare il gruppo a visitare un vecchio mulino abbandonato. La mia creatività e le tue conoscenze scientifiche accesero subito curiosità ed entusiasmo nei bambini  , passammo due ore indimenticabili a scoprire il mulino ed a giocare pieni di entusiasmo. Altri ricordi sono legati ai campi avventura....il campo con i bambini di Soveria Mannelli ad Innerbach ed il viaggio di ritorno con le scatole di strudel....Ricordo le passeggiate in cui tu guidavi il gruppo con uno zaino enorme in cui portavi il tuo binocolo per l'osservazione degli animali, eri pronto a cogliere la loro presenza  ovunque e quando chiedevi silenzio, conducevi tutti nella " magia sospesa " , in quegli attimi importanti in cui tu ci mostravi il volo silenzioso di una poiana, la presenza di un capriolo, le formiche e la produzione dell'acido formico, le diverse caratteristiche delle foglie... Matteo, ricordo che eri appassionato di calcio ma ti mettevi in gioco con entusiasmo anche nel rugby quando lo proponevo ai ragazzi dei campi. Nel 2012, dopo che avevi organizzato una riuscitissima caccia al tesoro per la conoscenza della città di Brunico, arrivammo  al parchetto di Campo Tures  giocammo una partitella a rugby...ho queste due foto, sono il ricordo della tua capacità di partecipare, di sostenere gli altri , di educare i giovani alla straordinaria bellezza dello stare insieme, di praticare sport a contatto con la natura. Ciao Matteo, grazie per tutto quello che mi hai trasmesso, con affetto.



Laurafoss
MATTEO il nostro Eta Beta.....così era soprannominato dai miei alunni per via del suo zaino capiente
contenente tutto l'occorrente  per gli esperimenti  scientifici e non solo.
Con Matteo ho progettato  diversi interventi didattici di educazione  ambientale ed uscite sul
territorio della Brianza.....per non parlare delle visite notturne nel Parco in ascolto dei rapaci.
Ancora  oggi gli allora  piccoli alunni della scuola Anzani ne hanno un ricordo indelebile....ed io con loro.
MATTEO , persona sensibile e di grande umanità.... ricercatore competente e appassionato ambientalista...
un grazie sentito da tutti  coloro che come me hanno avuto  il piacere di incontrarti.

"COME UN UCCELLO IN VOLO HO SCELTO DI VIVERE LIBERO"

Queste le parole a lui dedicate scritte su uno striscione collocato nel suo amato e difeso Parco.